Siete alla ricerca di un deumidificatore per la vostra casa? Avete problemi con la muffa e volete che questi non si ripresentino più? Questa guida vi aiuterà ad orientarvi nel vastissimo mondo dei deumidificatori, e a risolvere o prevenire i problemi che la muffa può causare a voi e alle vostre abitazioni. Innanzitutto, cominciamo a parlare del nostro nemico numero uno: la muffa. Quella che comunemente viene chiamata muffa, non è altro che un agglomerato di organismi pluricellulari (le muffe), appartenenti al regno dei funghi. Questi organismi sono capaci di ricoprire numerose superfici e, proprio come i funghi, si riproducono tramite spore. Comunemente si pensa che siano proprio queste spore ad essere dannose per l’essere umano, è proprio così, ma i problemi vengono causati dalle ife (filamenti unicellulari o pluricellulari che formano il micelio, ovvero il corpo vegetativo dei funghi), che hanno origine appunto da queste ultime.
Le ife, una volta entrate nell’apparato respiratorio, possono aderire ad alcune cellule, creando dei problemi a chi ha delle insufficienze immunitarie. Le spore di alcune muffe possono causare delle potenti allergie o addirittura, nei casi più gravi, delle vere e proprie infiammazioni e lesioni polmonari.
Visto che i problemi causati dalla muffa sono piuttosto seri, è lecito preoccuparsi di trovare il modo più efficace per sbarazzarsene. Per questo, questa guida, vi porterà ad individuare il deumidificatore che fa per voi, in modo da impedire alla muffa di poter invadere i vostri ambienti, e da salvaguardare la vostra salute e quella dei vostri cari.
Cos’è un deumidificatore?
Il deumidificatore, non è altro che un apparecchio che riduce il livello di umidità nell’aria. Esso viene utilizzato soprattutto per rendere il livello di umidità inospitale per le muffe. Se si esagera però si potrebbe creare un’ambiente troppo secco, favorendo il fenomeno della disidratazione. Una via di mezzo è sempre la scelta giusta, con un livello di umidità che va dal 30% al 50%. Generalmente, i deumidificatori sono raggruppabili in tre categorie distinte:
- I condizionatori d’aria.
- I deumidificatori meccanico-refrigerativi.
- I deumidificatori essiccativi.
Caratteristiche dei vari tipi di deumidificatore.
Partiamo dai condizionatori d’aria. Sicuramente questa categoria è la più diffusa e popolare, ma non per questo va sottovalutata. Molto spesso, i condizionatori d’aria fungono anche da deumidificatori, attraverso una particolare funzione selezionabile con il telecomando.
Se il vostro condizionatore non possiede questa funzione, non vi preoccupate. Vi sono altre alternative che il mercato ci offre per ovviare a questo problema.
Un esempio è dato sicuramente dai deumidificatori meccanico-refrigerativi. Sicuramente questo è il tipo di deumidificatore più classico. Il suo funzionamento può sembrare molto complicato, ma in realtà è molto semplice e basilare. L’aria viene portata per mezzo di una ventola a contatto con una serpentina, al cui interno scorre del liquido refrigerante. Una volta che il vapore acqueo presente nell’aria entra in contatto con la serpentina, condensa, e l’acqua che man mano va a formarsi viene trasportata in un serbatoio di raccolta. Successivamente l’acqua viene filtrata e espulsa. Facile no? È sorprendente scoprire che un processo così semplice possa aiutarci a risolvere il nostro problema con le muffe.
I deumidificatori essiccativi, invece, hanno un funzionamento molto complicato. La deumidificazione ha luogo grazie a dei materiali essiccanti, che hanno una grande affinità chimico-fisica nei confronti dell’acqua. Quando i pori del materiale assorbente sono completamente riempiti d’acqua, bisogna sostituire o “rigenerare” il materiale. Questo ultimo processo viene in genere effettuato autonomamente dal macchinario, che convoglia una corrente di aria secca verso il materiale.
Quale tipologia scegliere?
Come accennato prima, la scelta della tipologia è altamente influenzata dal funzionamento dell’apparecchio. I deumidificatori meccanico-refrigerativi, possono garantire un funzionamento ottimale negli ambienti con un tasso di umidità superiore al 45%, in quanto il procedimento di raffreddamento risulta più efficiente. I deumidificatori essiccativi invece, svolgono le loro funzioni al meglio in presenza di un ambiente con temperature rigide e con bassi livelli di umidità. Inoltre, se avete optato per la scelta di un condizionatore d’aria, dovete tener conto del fatto che risulta essere molto costoso e che gli apparecchi delle altre due categorie sono facilmente traslabili.
Parlando di umidità ottimale di funzionamento la domanda sorge spontanea: come posso sapere qual è il tasso di umidità dell’ambiente in cui mi trovo? Non preoccupatevi, è molto semplice. Basterà munirsi di un igrometro. Questo strumento è molto preciso e ne esistono vari tipi, ma il tipo che fa per noi è sicuramente il più semplice da utilizzare: l’igrometro elettronico. Questa variante può costare poche decine di euro, e può darci un resoconto molto preciso dell’umidità dell’ambiente in cui ci troviamo. Se proprio vogliamo essere precisi e cogliere anche le variazioni di umidità nel tempo dobbiamo munirci di un igrografo, uno strumento che ci fornisce un quadro dettagliato dei livelli di umidità nel tempo.
Conclusione e consigli finali.
In conclusione, abbiamo visto come il mondo dei deumidificatori sia più vasto di ciò che si creda. Ne esistono di vari tipi, con vari processi di funzionamento e con livelli di efficienza più o meno alti. Avere il giusto grado di informazione è sicuramente molto importante per i clienti, visto che le offerte di mercato al giorno d’oggi, sono veramente innumerevoli. Un ultimo consiglio che sentiamo di darvi è il seguente: dedicate del tempo alla manutenzione dei vostri apparecchi.
Detto questo, vi diamo il benvenuto nel vastissimo mondo dei deumidificatori, augurandovi di trovare il prodotto che fa per voi, e di risolvere finalmente il vostro problema con le muffe.
