Nel corso dei mesi invernali il prolungato utilizzo di caloriferi all’interno degli spazi domestici, o nei luoghi di lavoro, può indurre l’aria a seccarsi eccessivamente. Una condizione poco salubre, in grado di suscitare l’emersione di alcuni disturbi, come la tosse e il mal di gola. La nascita di questi fastidi si ritiene ancor più probabile quando si è costretti a rimanere molto tempo in un luoghi del genere. Al fine di prevenire questi episodi è necessario umidificare gli ambienti in maniera adeguata, magari attraverso l’utilizzo di apparecchiature consone, che sono capaci di agire in maniera incisiva. Il ricorso alle tradizionali vaschette contenenti l’acqua, da apporre sui termosifoni, potrebbe rivelarsi una misura precauzionale poco efficacie. Poiché questi strumenti di rado riescono ad estendere a sufficienza lo spazio di influenza, specie quando gli ambienti sono grandi.
Come si è menzionato in altre occasioni è opportuno porre in essere delle abitudini corrette, in relazione alla gestione dei luoghi dove si trascorrono lunghi periodi. E’ buona norma innanzitutto aprire le finestre saltuariamente e per un tempo sufficiente, tale da permettere all’aria esterna di circolare. Nonché mantenere una pulizia costante degli ambienti ed evitare che ci siano dei punti dove si accumuli polvere in eccesso. Anche perché l’azione di un umidificatore si può esprimere nel migliore dei modi in condizioni favorevoli.
Gli umidificatori silenziosi
I dispositivi presenti in commercio rientrano in tre categorie, riferibili principalmente alle diverse modalità di funzionamento. I modelli più diffusi sul mercato agiscono mediante l’ebollizione dell’acqua: all’interno di essi ci sono degli elettrodi immersi nel liquido, i quali vengono portati ad una temperatura elevata a tal punto da innescare l’evaporazione. Altri generi invece pongono in essere l’umidificazione ricorrendo al movimento di una ventola, che risucchia l’aria e la conduce attraverso un filtro umido, per poi rilasciarla colma di particelle d’acqua. Infine vi sono gli umidificatori che lavorano con gli ultrasuoni. Di fatto sono i congegni più avveniristici. Il loro procedimento di umidificazione scaturisce da un sistema di ultrasuoni che agisce nei confronti del liquido circostante. Questi apparecchi, oltre ad essere probabilmente i migliori in termini di autonomia ed efficacia, sono i più silenziosi e quelli che generano dei consumi non eccessivi.
Gli umidificatori ad ultrasuoni nello specifico sono costituiti da un contenitore, provvisto di una piastra metallica al suo fondo, che produce delle vibrazione così elevate da suscitare delle onde acustiche con frequenza superiore ai 20kHz. Gli ultrasuoni appunto. Le onde distruggono le particelle d’acqua e provocano la formazione del vapore. Si ricorda che questi sistemi non riscaldano il liquido: l’evaporazione avviene a freddo. La silenziosità dell’apparecchiatura deriva dal fatto che gli ultrasuoni non possono essere percepiti da parte dell’orecchio umano. E’ quindi possibile utilizzare queste apparecchiature anche in situazioni dove si richiede l’assenza di rumore, come i luoghi di lavoro o gli ambienti domestici dedicati al riposo.
I vantaggi degli umidificatori ad ultrasuoni
Tra i requisiti più interessanti di questa tipologia di umidificatori vi è di certo la rapidità d’azione. Difatti il procedimento che permette la formazione del vapore non necessita di tempi particolarmente lunghi, cosa che invece richiedono i modelli tradizionali. I quali devono attendere un periodo non trascurabile per consentire al liquido di raggiungere l’ebollizione. Le case produttrici di umidificatori ad ultrasuoni, inoltre, forniscono degli apparecchi estremamente maneggevoli, consentendo il loro trasporto in modo agevole e dove si preferisce.
I consumi degli umidificatori ad ultrasuoni sono davvero contenuti: il sistema che genera le onde sonore necessita di una quantità di energia elettrica esigua. Non incombe inoltre sui possessori di questi strumenti, l’eventualità di dover cambiare di frequente la componentistica, come batterie, filtri ed altri elementi. Persino sotto il profilo della sicurezza si ritengono migliori rispetto ai generi canonici, poiché non rappresentano un problema qualora vi sia la presenza di bambini piccoli intorno a loro: il liquido rimane freddo e non si rischia di scottarsi. Anche nei confronti degli animali sembra non provocano disturbi particolari, visto che i congegni emettono di solito delle frequenze non udibili nemmeno da parte loro, che sono provvisti di un apparato uditivo più sensibile. Si ricorda infine che la ionizzazione del vapore permette di purificare l’aria, nell’ipotesi in cui nell’aria sia presente del fumo o alcune sostanze dannose.
La sofisticazione maggiore di questi dispositivi li rende generalmente più costosi rispetto ai modelli tradizionali. Ciò nonostante, il più delle volte è possibile trovare degli umidificatori ad ultrasuoni discreti che non superano i quaranta euro. L’unico dato in controtendenza, relativo a questi oggetti, riguarda la possibilità che i residui di liquido al loro interno potrebbero facilitare la formazione di batteri. Non si dimentichi che il vapore freddo non è in grado di dar vita ad alcun tipo di processo di sterilizzazione. Si può comunque scongiurare questa possibilità con delle semplici accortezze. Prima di tutto evitando che rimanga dell’acqua inutilizzata all’interno dell’apparecchio e in seconda analisi pulendo spesso le pareti del contenitore.