Gli umidificatori professionali si distinguono dai modelli tradizionali per la maggiore grandezza e per il fatto di porre in essere un’azione energica, prolungata nel tempo, nei confronti di ambienti ampi. Di solito i luoghi dove si ritiene indispensabile la loro azione sono gli archivi, le biblioteche e i musei. All’interno di questi spazi è necessario mantenere un livello di umidità consono, al fine di garantire la conservazione dei documenti cartacei o delle tavole pittoriche. Anche in particolari settori dell’artigianato e dell’industria, tuttavia, è necessario ricorrere a questi strumenti, per consentire lo svolgimento di determinati processi nelle migliori condizioni. Si pensi ad esempio al settore agroalimentare o farmaceutico, in cui è di fondamentale importanza ripristinare delle condizioni climatiche idonee a non danneggiare le produzioni. Nondimeno possono essere utili in certi ambienti di lavoro, specie quelli dove le diverse postazioni sono dislocate in open space, con l’obiettivo di far operare i dipendenti in un adeguato microclima.
Questo genere di dispositivi non differisce dai modelli più piccoli in relazione alle modalità di funzionamento. La maggior parte di essi produce l’umidificazione mediante gli ultrasuoni: all’interno del serbatoio dell’acqua è posta una lamella d’acciaio, in grado di vibrare intensamente e generare delle onde sonore ad una frequenza intorno ai 20kHz. Le molecole d’acqua colpite dagli ultrasuoni si scompongono, rilasciando una nebbiolina gassosa. Gli umidificatori professionali sono muniti di un recipiente per contenere il liquido di dimensioni considerevoli, in modo tale da garantire una eccezionale autonomia nonché la possibilità di produrre un quantitativo ingente di aria nebulizzata nel breve periodo.
Le caratteristiche degli umidificatori professionali
Come tutti i dispositivi ad ultrasuoni, anche questi apparecchi non sono udibili da parte dell’uomo durante i lunghi periodi in cui rimangono in funzione. Di conseguenza sono utili in contesti di lavoro che necessitano di mantenere il più possibile il silenzio. La loro autonomia è notevole, in quanto il sistema di nebulizzazione può attingere liquido da un serbatoio molto grande. I consumi sono davvero contenuti, sebbene il loro costo sia decisamente elevato, soprattutto se si compie un paragone con il valore medio degli umidificatori casalinghi. Alcuni modelli possono vantare altre funzioni, correlate alla normale attività di umidificazione dell’aria. In particolare sono muniti di sistemi di ionizzazione, in grado di evitare che nell’ambiente rimangano in sospeso degli elementi nocivi, oppure di filtri e purificatori, le cui attività sono sempre finalizzate a ripristinare dei valori il più possibile adeguati nell’ambiente circostante.
Quasi tutti gli apparecchi presenti sul mercato sono provvisti di un display, grazie a cui è possibile selezionare le impostazioni più vicine alle proprie esigenze e conoscere alcuni valori dell’aria in tempo reale. Di solito all’interno del dispositivo è presente un igrometro, che misura il livello di umidità presente nell’ambiente. In base ai valori evidenziati dallo strumento si può indirizzare con maggiore consapevolezza l’intensità secondo cui deve lavorare l’umidificatore. Le misurazioni si riferiscono anche alle registrazioni compiute dagli strumenti di ionizzazione e di purificazione. E’ possibile lasciare l’apparecchio in automatico, impostando i valori che s’intendo raggiungere in un determinato periodo.
I modelli migliori
Tra i migliori prodotti in circolazione ve ne sono alcuni in grado di rimanere in attività per uno giorno intero, provvisti di un serbatoio che può contenere fino a quaranta litri d’acqua. Questi modelli generano una quantità eccezionale di aria nebulizzata ogni ora. Il loro utilizzo si ritiene opportuno in aziende dove è indispensabile conservare la merce deperibile prima di essere consegnata. Oppure nei laboratori farmaceutici, quando si devono custodire le sostanze e i medicinali in una condizione climatica determinata. Mentre altre apparecchiature si distinguono per la capacità di coniugare la consueta azione di umidificazione ad attività di purificazione. Con l’ausilio di una particolare tecnologia riescono ad eliminare la presenza di batteri nell’acqua e conseguentemente a permettere all’apparecchio di diffondere l’aria nebulizzata priva di elementi nocivi. Certamente questo genere di congegni rispondono in maniera adeguata a coloro che desiderano non suscitare fenomeni allergici in un particolare ambiente.
Esiste una categoria adatta a servire luoghi particolari, non per forza molto spaziosi, dove però è necessario mantenere una condizione climatica del tutto salubre. Si tratta di studi medici o sale ospedaliere. I dispositivi più adatti a svolgere questa attività spesso sono munti di un impianto di ionizzazione. La loro azione è incisiva e possono ostentare un rendimento considerevole, in termini di autonomia ed efficacia nel breve periodo.
I prezzi
Il valore di questi oggetti è sostenuto, malgrado i loro consumi risultino decisamente contenuti. I modelli di maggiore dimensione, dotati di altre funzionalità oltre a quella canonica di umidificazione, possono superare i mille euro. Mentre gli oggetti di media grandezza, destinati ad un utilizzo meno specializzato, non superano le cento. Il più delle volte però il valore è maggiore di cinquecento mila euro, in ragione della elevata potenza dei dispositivi e del quantitativo di aria nebulizzata che riescono a generare nel breve periodo.
