Gli umidificatori a caldo pongono in essere un convenzionale processo di ebollizione al fine di diffondere il vapore acqueo nell’ambiente circostante: il serbatoio del dispositivo è provvisto di almeno due elettrodi, in grado di raggiungere una temperatura sufficientemente elevata per suscitare l’evaporazione del liquido. La diffusione del flusso nebulizzato caldo possiede delle attitudini terapeutiche, oltre a svolgere la canonica funzione di aumentare il tasso di umidità nell’aria. Ne possono beneficiare in particolar modo coloro che vengono colpiti da un raffreddamento o da bronchiti. Il vapore caldo è idoneo a liberare le vie respiratore dalla presenza del catarro, risultando tra l’altro privo di qualsiasi impurità per gli effetti antibatterici provocati dall’acqua bollente.
Gli umidificatori a caldo si prestano a diffondere nell’aria anche delle fragranze particolari. Il più delle volte le case produttrici dotano questi apparecchi di una vaschetta, dove inserire la sostanza da propagare. Di solito si tratta di oli essenziali, idonei ad integrare l’attività curativa del vapore acqueo. Con l’introduzione di un quantitativo minimo è possibile conseguire dei risultati notevoli. Gli estratti si ottengono da piante che posseggono delle proprietà balsamiche, indicate per contrastare i vari disturbi che di frequente affliggono le vie respiratorie. Ve ne possono essere anche di altro genere, capaci di indurre il corpo e la mente in uno stato di rilassamento. E’ necessario tuttavia considerare che prodotti di questo tipo devono possedere una certificazione apposita, che attesti la loro idoneità ad essere utilizzati all’interno di un sistema di umidificazione.
Tipologie di umidificatori a caldo
Gli umidificatori a caldo si fondano sempre sul medesimo processo di vaporizzazione del liquido. Le varie tipologie presenti sul mercato si diversificano secondo altri criteri: in base alle dimensioni, alla presenza o meno di altre funzioni e al grado di sofisticazione. Il mercato offre numerose opportunità, pronte a soddisfare ogni tipo di richiesta. La capacità del congegno di estendere la sua attività in uno spazio dipende dal suo rendimento e dalla grandezza del serbatoio. A tal proposito esistono dei modelli all’avanguardia, di fabbricazione italiana, che sono in grado di operare per più di quindici ore, provvisti di un recipiente di oltre quattro litri d’acqua. Queste tipologie possono estendere gli effetti dell’azione in un ambiente di circa 60 metri quadri. Inoltre sono muniti di sistemi di sicurezza efficaci, che li rendono persino adatti ad essere azionati in luoghi adibiti al soggiorno di bambini piccoli. Il mercato offre anche dei dispositivi destinati a svolgere delle funzioni eccezionali, quindi idonei a lavorare intensamente per umidificare l’aria di spazi estremamente grandi. Di solito sono adoperati in determinati rami della produzione o in altri particolari ambiti, all’interno dei quali è indispensabile mantenere gli ambienti con un preciso livello di umidità.
Relativamente alle dotazioni degli umidificatori a caldo, il più delle volte le case produttrici offrono dei modelli con un igrometro incorporato, attraverso cui è possibile conoscere il livello di umidità presente nell’aria. E poi di un display, dove poter interagire e pianificare l’attività del dispositivo in automatico. Alcuni generi dispongono, come si è visto in precedenza, di sistemi di sicurezza evoluti. Alcuni dei quali permettono all’apparecchio di disattivarsi non appena viene aperto il coperchio del serbatoio o comunque nei casi in cui inavvertitamente si lasci in attività l’umidificatore.
Controindicazioni
Rispetto ai modelli più evoluti, che agiscono a freddo attraverso l’attivazione di un sistema a ultrasuoni, gli umidificatori a caldo hanno delle peculiarità che in alcune circostanze li rendono meno vantaggiosi. Innanzitutto consumano un considerevole quantitativo di energia elettrica, a fronte tuttavia di un prezzo d’acquisto medio inferiore a quello di strumenti appartenenti alla medesima gamma (a ultrasuoni). Inoltre, malgrado svolgano egregiamente il compito per cui sono stati concepiti, risultano più lenti nell’azione. Nel senso che hanno bisogno di più tempo per innescare l’ebollizione del liquido e diffondere il vapore acqueo. Un altro aspetto poco favorevole riguarda il rumore, che contraddistingue questi dispositivi nei momenti in cui sono in attività, sufficientemente forte da impedire il loro utilizzo in camere da letto durante la notte.
Sebbene diverse marche siano corse ai ripari ed abbiano realizzato una serie di modelli provvisti sistemi di sicurezza progrediti, nella maggior parte dei casi gli umidificatori a caldo non si ritengono idonei ad essere lasciati in attività in presenza di bambini, in quanto il liquido contenuto in essi rimane a temperature elevate e potrebbe rappresentare un pericolo. Ciò nonostante rimangono utilizzabili anche in situazioni dove vi sono dei bambini, purché vengano posizionati in luoghi della casa inaccessibili.
I prezzi
Il valore di questi prodotti è contenuto rispetto alle versioni concorrenti che agiscono con gli ultrasuoni. I modelli di medie dimensioni sono compresi in prezzi che vanno dai venti euro fino ai cento. Tra questi ve ne sono alcuni più sofisticati e dotati di altre funzionalità, il cui costo di solito supera i cento euro. Si ricordano infine i modelli professionali, che possono costare ben oltre i mille euro.