Durante l’inverno la continua attività dei termostati all’interno degli spazi dove abitualmente si soggiorna, può rendere l’aria troppo secca e creare le condizioni ideali per l’emersione di problematiche alle vie respiratorie. I neonati e i bambini piccoli, in ragione della fragilità del loro organismo, potrebbero esserne influenzati maggiormente. Per questo motivo è indispensabile ricorrere all’utilizzo di umidificatori, che sono adatti ad intervenire in contesti del genere in modo rapido e consistente.
La funzione degli umidificatori per neonati è di fondamentale importanza, perché devono ripristinare un microclima ottimale proprio laddove il piccolo trascorre la maggior parte del suo tempo. Di solito sono di piccole dimensioni per cui sono facilmente trasportabili. La maggior parte di essi possiede un display, dove è possibile impostare dei valori da mantenere in un determinato periodo di tempo. E’ possibile quindi attivarli durante la notte senza bisogno di vigilare su di essi. Il periodo notturno si ritiene una fase cruciale nella quotidianità del neonato, in quanto gli effetti negativi di un luogo malsano si potrebbero ripercuotere sotto forma di insonnia.
E’ indicato, insieme all’attivazione di un umidificatore, dare vita ad una serie di consuetudini, in grado di contribuire alla conservazione degli ambienti il più possibile salubri. Innanzitutto è opportuno cercare di non creare delle differenze di temperatura troppo marcate all’interno di una abitazione, visto che i neonati sono estremamente sensibili alle variazioni climatiche. Soprattutto all’interno delle stanze dove si risiede abitualmente è necessario conservare una temperatura consona, che idealmente si aggira intorno ai venti gradi. Poi è di fondamentale importanza evitare che possano circolare delle sostanze nocive, come i residui del fumo di sigaretta oppure la semplice polvere accumulata in certi punti della casa. Si ricorda infine che durante la notte non serve vestire o coprire oltremodo il piccolo, nel caso i valori dell’umidità e della temperatura siano corretti.
Tipologie di umidificatori per neonati
I modelli di umidificatori per neonati hanno solitamente un design e una colorazione particolari, di modo tale da renderli degli oggetti mimetizzabili tra i giocattoli presenti sulla mobilia. La maggior parte di essi sono ad ultrasuoni, di conseguenza pongono in essere un processo di umidificazione a freddo: un sistema situato sul fondo del serbatoio genera delle onde sonore intorno ai 20kHz, che provocano la rottura delle molecole d’acqua e conseguentemente l’emissione di un flusso nebulizzato. I dispositivi ad ultrasuoni, benché siano più costosi rispetto ai modelli classici a caldo, sono i più idonei per il tipo di destinazione. Prima di tutto perché risultano silenziosi e si possono attivare anche di notte. E poi in ragione della loro sicurezza: il liquido contenuto in essi rimane a temperatura ambiente e non può rappresentare un pericolo.
Questo genere di prodotti viene solitamente dotata di funzioni accessorie, non per questo meno rilevanti. L’igrometro per esempio è presente in quasi tutti i modelli per neonati. La sua attività è assolutamente è indispensabile, perché consente di conoscere l’esatta percentuale di umidità presente nell’aria. I suoi dati sono altresì essenziali al fine di poter dirigere il dispositivo secondo un piano prestabilito. Si deve comunque tenere presente che i livelli di umidità non devono oltrepassare il limite di salubrità, che si attesta intorno al 60%, poiché si potrebbero provocare nel neonato altre problematiche. I dispositivi possono essere dotati di sistemi di ionizzazione e purificazione, capaci di rendere l’ambiente ancor più salutare, privato di elementi nocivi sospesi nell’aria. Diverse tipologie infine possono diffondere delle particolari fragranze nell’ambiente, idonee a favorire la respirazione, qualora il neonato abbia un principio di raffreddamento.
I migliori prodotti
I migliori dispositivi per neonati presenti sul mercato solitamente sono a freddo. Alcuni di essi vantano la presenza di uno schermo, su cui è possibile agire con le dita ed impostare le attività desiderate. Apparecchi del genere ovviamente sono in grado di lavorare in automatico. Inoltre possono rimanere illuminati durante la notte, fungendo da piccola sorgente luminosa per il piccolo. La loro autonomia è particolarmente elevata, tanto da riuscire ad operare per più di venti ore e di influenzare spazi di almeno 20 metri quadri. Tra i congegni a caldo se ne annoverano diversi di indubbia qualità, malgrado il loro utilizzo per cause di forza maggiore debba essere limitato al giorno. Di solito hanno un’autonomia limitata, che di rado supera le sei ore, ma si prestano per intervenire con efficacia nei casi in cui il piccolo abbia delle difficoltà respiratorie, per esempio a causa di un raffreddamento.
Alcuni apparecchi a caldo dispongono di serbatoi che possono contenere fino ad un quantitativo maggiore di due litri e sono conformi ad estendere la loro azione di umidificazione in un ambiente di circa 60 metri quadri. Gran parte dei congegni presi in esame sono muniti di una vaschetta dove aggiungere delle particolari essenze, allo scopo di amplificare l’azione terapeutica del vapore. Posseggono anche dei sistemi di filtraggio, che permettono di emettere la nebulizzazione depurata da entità potenzialmente dannose.